Sorrisi al cielo

Sorrisi che arrivano pedalando senza meta;
Sempre più vicini fino a tagliare l’ aria  con una felicità sincera;
Arrivano e passano veloci rilasciando energia vitale;
Diventano subito passato senza un ricordo estetico, solo una coinvolgente leggerezza, solo sorrisi regalati al cielo

Milano ciclope

Milano d’estate è come un ciclope ferito all’occhio.
Le sue enormi membra sono innocue, il suo corpo è inerme e mite.
Il gigante non vede le sue prede, la città è deserta.
I suoi movimenti sono rallentati, l’afa è opprimente.
Il caldo torrido rende il terreno soffice, i suoi passi non possono far rumore.
Il ciclope guarirà alla prima pioggia di fine estate.

30 settembre 2009

Sorrisi forzati e occhi lucidi,
abbracci affettuosi e sguardi sinceri,
colleghi per ora ma amici per sempre,
brevi parole sussurrate all’orecchio o lunghe parole digitali,
parole gentili e parole dure ma sempre parole sincere,
parole inaspettate e silenzi scontati,
arrivederci speranzosi e addii sperati.

Segni indelebili dentro di me.

Fonte di energia

Una fonte non sempre infinita, una fonte di energia.

Energia di vita, forza di amare e desiderare.

Acqua che sgorga con impeto e travolge gli ostacoli della vita.

Energia che si incunea tra asperità e fa sembrare piccole le rocce.

Acqua che arriva in pianura più sapiente e cerca gli spazi giusti per poter arrivare al mare

Giovani vecchie

Grandi occhiali per nascondere nuove rughe.

Troppo trucco per nascondere vecchie rughe.

Una maschera grande in un corpo minuto.

Godi della maschera per nascondere un’ età non accettata e una mente non allenata.

Nella festa della mamma la patetica maschera si scioglie concedendo la mano al bimbo vivace.

Jeans stretti

Sei bionda con lineamenti duri, da disegnare.

Le tue labbra socchiuse e carnose, da baciare.

Il tuo naso  irregolare, lo immagino su di me. Dentro di me.

Sei fasciata in jeans stretti, da toccare.

Da spogliare.

Sesso.

Scatole di ferro

Chiusi nelle proprie scatole di ferro.

Scatole pulite e profumate.

Scatole piene della propria musica.

D’ inverno al caldo nelle proprie scatole.

Prima felici e poi tristi nella nostra comodità.

Aperti all’ aria del cielo senza vetri.

La nostra musica al vento come la musica di chiunque.

Gioiosi nei mulinelli d’ aria. Nella brezza al di fuori delle scatole.

In equilibrio alla sola musica della strada, l’ aria della notte in faccia e nei polmoni respirando le speranze di domani.

Chiara

Ti vedo camminare veloce tra le persone.

Ti vedo sorridere a sconosciuti e morderti la lingua.

Ti vedo felice nella luce del tuo viso.

Ti vedo annoiata a inutili battute.

Ti vedo indifferente a uomini desiderosi.

Ti vedo ventenne nei tuoi jeans e nelle tue motociclette.

Ti vedo sicura con i tuoi tatuaggi.

Ti vedo donna davanti allo specchio e nei tuoi riccioli.

Ti vedo Chiara nei tuoi occhi.

Forza interiore

I momenti belli non si afferrano,

i momenti sereni non si fermano ad aspettare.

Passano veloci e lasciano dentro strade non definite.

I momenti brutti martellano la testa e l’ anima.

Ritornano più forti di prima con inaspettati rigurgiti.

E’ nella forza dell’ uomo camminare sulle strade e tornare a respirare.